Com'era
Chi passeggia per Via Conca del Naviglio e non ne conosce la storia, percepisce l’apparire di una via priva di importanza. Se non fosse per un tratto, in cui riaffiora quella che fù la Conca di Viarenna; basti pensare che attraverso questa chiusa transitarono la quasi totalità dei marmi che oggi compongono il Duomo di Milano
Via Conca del Naviglio, ai tempi era chiamata Conca di Viarenna o Conca di via Arena (in milanese rena era detta la sabbia che veniva trasportata).
Venne realizzata tra 1436 e 1439 su ordine del signore di Milano F.Maria Visconti che desiderava creare un anello di congiunzione tra il Naviglio e la fossa interna, per il trasporto dei marmi di Candoglia donati da G.Galeazzo Visconti per la costruzione del Duomo.
Le lapidi del 400 sono una testimonianza di tale avvenimento; una volta erano affianco alla conca, ora sono nell'edicola attestata alla Conca.
Rilievo Conca della Fabbrica C.AF. | Insegna Fabbrica Del Duomo |
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Grazie alla conca chiusa (la prima chiusa al mondo), veniva superato attraverso 5 chiuse il dislivello di 3 metri fra i due sistemi d’acqua.
Ogni imbarcazione che transitava attraverso la conca doveva pagare una tassa sulle merci, esclusi i Comballi che trasportavano i marmi, identificabili da una scritta: A.U.F.A. dalla quale nacque il detto milanese andare ad ufa (gratuito o a sbafo).
Originariamente era posta in prossimità della Darsena. A metà del Cinquecento Ferrante Gonzaga costruì una muraglia difensiva intorno alla città e decise di assegnare il compito dello spostamenteo della conca originaria alla Fabbrica del Duomo. In qualche anno la nuova Conca di Viarenna venne ricostruita dove attualmente è visibile.
La Conca partiva dalla Darsena per gettarsi nella cerchia del Naviglio interno (altezza Via Edmondo de Amicis, 25 allora chiamata strada della Vittoria).
Allora vi erano due vie che costeggiavano la Conca di Viarenna, via Vallone e via Olocati, che rispettivamente erano la sponda sinistra e destra del corso d’acqua (con la Darsena alle spalle).
La ricopertura della Conca, avverrà a partire dalla fine degli anni ’20 per concludersi negli anni ’60.
Come si presentava nel 1860 la zona attorno alla Conca (estratto mappa di Giovanni Brenna)
Confronto tra mappa del 1860 e quella odierna.
ANFITEATRO ROMANO
sulla Conca del Naviglio:
> I "Comballi", conducenti dei barconi (MILANONELTEMPO)
> Il trasporto dei marmi di Candaglia per la cotruzione del duomo (MILANONELTEMPO)
> Conca di Viarenna (da Vecchia Milano)
> Albergo Popolare (da Le storie di Muvi)
> Chiesa ortodossa Eritrea (da CCCM)
> Progetto di riapertura della conca di Viarenna
Percorreremo Via Conca del Naviglio. Partiremo da quella che era l’imboccatura della Darsena, sino a risalire all’altezza di via Edmondo de Amicis, 25, laddove era sita la confluenza con il Naviglio Interno.
PONTE DI VIALE GABRIELE D'ANNUNZIO
L'lmboccatura della Conca di Viarenna (Viale G. D'Annunzio) fotografata da Viale Gorizia. Sullo sfondo è visibile il campanile della Basilica San Lorenzo Maggiore.
Completato il Naviglio da Milano a Pavia (1816), tra il 1817 e il 1918, per più di un secolo, il ponte ad arco sul Viale D’Annunzio garantiva (fig.1) il passaggio delle imbarcazioni dirette o in uscita dalla Cerchia dei Navigli. Nel 1918, con la demolizione dei bastioni e la ristrutturazione della Darsena, si opera un primo intervento del ponte trasformandolo da ponte ad arco circolare ad arco ribassato. (fig.2) Dopo la chiusura Naviglio di Via Vallone, il ponte viene purtroppo demolito e viene eliminato il sottopasso del canale (fig.3).
Entriamo in via Conca del Naviglio lasciandoci alle spalle la Darsena ...
1925 Scene di vita quotidiana presso la Conca di Viarenna, qui ripresa da via Ronzoni 2 (palazzi a sinistra tutt'ora esistenti). Poco avanti vi è il ponte di via Ferrari.
1886 disegno Mentessi
Via Conca del Naviglio appena coperta e trasformata in aiuola
Ed ecco oggi la stessa vista precedente
Punto del congiungimento fra la Conca del Naviglio e la Darsena, in corrispondenza del ponte sul Viale d’Annunzio. Foto in direzione Darsena
Nella foto la visione del ponte vista dalla Conca in corrispondenza della scuola ancora esistente. E’ possibile notare come i Bastioni sulla darsena portavano Gabriele d’Annunzio ad un’altezza decisamente più alta rispetto all’attuale strada. Successivamente è visibile la foto del ponte dalla parte della Darsena (con i bastioni andati distrutti). Nella foto, oltre il barcone si intravide n locomotore Edison su uno dei tanti raccordi provvisori costruiti in tempo di guerra; secondo la dida del libro per un trasporto di munizioni nel 1917
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Foto dalla Darsena alla Conca. Sulla destra l'attuale scuola
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Foto dalla Darsena alla Conca. Sulla destra l'attuale scuola
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PONTE GAUDENZIO FERRARI
1861 Dipinto Arturo Ferrari Conca
Entrando nella Conca di viarenna, si costeggiava il borgo prima di giungere alla chiusa. Il ponte raffiguato nella foto è all'altezza dell'attuale via Gaudenzio Ferrari circa 1885/90.
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Foto in prossinità di via Gaudenzio Ferrari 1910.
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Vista Conca di viarenna da sotto il ponte di Gaudenzio Ferrari. Il barcone in attesa di passare
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Vista Conca di via Vallone, 1921 da sotto il ponte di Gaudenzio Ferrari. Le porte della chiusa è aperta.
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Ponte di Gaudenzio Ferrari. Visibile l'attuale Via Ronzoni. In fondo a sinistra la scuola d'angolo con viale G. D'Annunzio. Lo fondo si intravede la Darsena.
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La conca di via Arena dipinta da G. Grossi, primo ‘900. Sullo sfondo il ponte di Gaudenzio Ferrari
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Lo stesso ponte precedente di via Olocati, di seguito fotografato in direzione della Darsena. Si intravedono le porte della chiusa. Siamo negli anni 20.
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LA CHIUSA
> Progetto di riapertura della conca di Viarenna
Si giungeva successivamente alla chiusa. Gli sbarramenti permettevano di superare il dislivello delle acque fra la Darsena e la Cerchia Naviglio interno (detta anche Fossa interna). Anche in questa foto sullo sfondo è visibile il campanile della Basilica San Lorenza Maggiore.
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Conca, foto verso via De Amicis
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Conca, foto verso via De Amicis
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Le case sulla sinistra della chiusa sono successivamente state sostituite dalla chiesa Ortodossa Eritrea Santa Maria (via Conca del Naviglio 28) ex parrocchia Buon Pastore. Nella foto successiva la chiesa è visibile.
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Cosa è rimasto della Conca (a colori gli edifici ancora esistenti)
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La Conca del Naviglio
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Il progetto della Fabbrica del Duomo per spostare la Conca di Viarenna in Via Olocati oggi Via Conca del Naviglio ‐Archivio Storico Veneranda Fabbrica del Duomo
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Il laghetto è stato coperto. A destra via Arena, alle spalle la Darsena, a sinistra si intravede ancora il Naviglio verso via De Amicis
1955 via Arena. Foto in direzione Darsena.
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TRATTORIA MAMMA ROSA
Via Arena 36, Trattoria di Mamma Rosa, 1910
Mamma Rosa era la titolare di una nota locanda della Cittadella, nel cuore del Ticinese, a cavallo tra la metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. La locanda cambiò nome più volte nei secoli in cui rimase aperta, ma assurse a notorietà sotto la gestione di Mamma Rosa; al piano terreno c'era un'osteria e al piano superiore una serie di infime camere da letto. Era nota per essere estremamente malfamata e frequentata dai peggiori figuri del Ticinese. Cioè i peggiori di tutta la città.
La locanda si trovava in via Arena al numero 36, quasi in Darsena, affacciata sui Bastioni di Porta Ticinese e poche decine di metri dal Naviglio di Viarenna o Naviglio Vallone. Quando a notte fonda Mamma Rosa decideva di chiudere le porte della sua osteria, e dentro vi si trovavano vari avventori ubriachi e che non potevano permettersi di pagare una camera al piano di sopra, l'ostessa tendeva una forte e lunga fune tra i tavoli del locale, faceva disporre gli avventori ubriachi con le sedie di fronte alla fune e li faceva appoggiare sopra con le braccia, come panni stesi! La mattina successiva Mamma Rosa allentava il nodo e immancabilmente i tanti "gaina" che dormivano "stesi" sulla fune, cadevano per terra, di piena faccia, con un brusco ma tonificante risveglio. Era il segnala che indicava loro che dovevano uscire immediatamente dalla locanda, dopo aver passato la notte al caldo e a sbafo, complice la generosità di Mamma Rosa. Sul finire dell'Ottocento la locanda assunse il nome di Trattoria dei Negozianti, dove per negozianti si intendevano coloro che arrivavano in città per vendere o comprare merci e nella Cittadella del Ticinese, il porto di Milano, potevano trovare veramente di tutto. Tra il 1912 e il 1914 l'intero isolato dove si trovava la locanda di Mamma Rosa venne demolito per prolungare la via Gaudenzio Ferrari.
Tratto da:
> Mamma Rosa
> Mamma Rosa tratto da "Ciapa el tram balurda, Aneddoti e curiosità milanesi
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PARROCCHIA DEL BUON PASTORE
La fotografia a seguire della chiusa, è stata scattata in direzione della Darsena. Sulla destra compare la chiesa Ortodossa Eritrea Santa Maria. Nel 1995, l'ex parrocchia Buon Pastore, fu concessa in comodato al Patriarca Eritreo per celebrare i riti religiosi.
> Chiesa ortodossa Eritrea (da CCCM)
“una chiusa sotto l’epitaffio della vergine Salvatrice costruita in pendio a causa di dislivello affinché le navi potessero andare da una parte all’altra della città con comodità, soggetta al fisco ed al tributo, Ludovico Duca di Milano diede in dono alla Fabbrica del Duomo nell’anno in cui sua moglie Betarice d’Este morì, 1497”. Oggi visibile in quel che resta della Conca di Viarenna. Ma dove era posizionato una volta ? lo vedete in un ritratto sottostante vicino al portone e nella foto dell'epoca in bianco nero
Conca in via Arena. Dipinto G Mentessi
Via Arena, "le conche veduta settecentesca". In realtà realizzato nel 1895 da Arturo Ferrari (Museo di Milano). Foto in direzione Darsena
Via Arena, "le conche veduta settecentesca". In realtà realizzato nel 1895 da Arturo Ferrari (Museo di Milano). Foto in direzione Darsena
Quando superavi la conca di Viarenna, rimanevi ammagliato da quel bacino d’acqua che incontravi. Le case circostanti facevano da contorno e quel via vai di gente che dai barconi o da terra svolgeva...no ogni sorta di operazioni commerciali. A sinistra via Olocati, a destra via Vallone. In fondo scorgevi il ponte Gaudenzio Ferrari con la piccola ciminiera in mattoni. Ancor più in la le case della parte opposta la Darsena. Per ultimo la cupola della chiesa di Santa Maria a Naviglio ...Quadro di Arturo Ferrari
Bacino d'acqua dopo la conca. Foto in direzione della Darsena
Bacino d'acqua dopo la conca. Foto in direzione della Darsena
Quadro di arturo Ferrari
Bacino d'acqua dopo la conca. Foto in direzione della Darsena
Quadro di arturo Ferrari
Il naviglio "del Vallone" oggi via Conca del Naviglio. Sullo sfondo Santa Maria della Vittoria e san Lorenzo, in un incisione del 1810-1812 ca
La piazza come si presentava ai tempi. Sulla destra via Arena sulla sinistra via Olocati. Sul bordo sinistro della foto è visibile l'ex parrocchia Buon Pastore con dirimpetto la chiusa. Oggi questa grande piazza è stata sostituita da dei giardini.
Un fotogramma dal film film 'Miracolo a Milano' del 1951 via conca del Naviglio
Barbiere senza negozio in Via Conca del Naviglio (ai tempi via Olocati) 1946
Mercato nero 1946
CANALI FORNERA E VITTORIA
Il caseggiato posto al centro tra via Arena a destra e via Olocati, in passato era costeggiato da un canale che confluiva nel naviglio del Vallone. Tale canale costeggiava parallelamente la conca di Viarenna e come quest'ultima partiva dalla Darsena per gettarsi nella Fossa interna del Naviglio interno. Pochi sanno del'esistenza di tale canale che prendeva il nome di Canale Fornara (in prossimità della Darsena) e di Canale Vittoria (in prossimità della Fossa interna). Il Canale Vittoria entrava nel caseggiato che un tempo apparteneva al monastero della Vittoria (di cui parleremo più avanti) dove formava una vasca per lavanderia. A seguire la mappa dei su descritti canali e un testo che ne spiega nei dettagli l'esistenza.
ALBERGO POPOLARE
Albergo Popolare, inaugurato il 18 Giugno 1901
Albergo Popolare sulla sinistra e il naviglio verso via De Amicis
Una cartolina del tempo. A destra una camera dell'epoca.
Albergo Popolare. Il 18 Giugno 1901 venne inaugurato il primo albergo popolare a Milano.
2.200 mq., 530 camere in affitto a 50 centesimi per notte.
Era sito all’angolo fra via Marco D'Oggiono e la scomparsa via Olocati.
Dalle finestre più alte si poteva avere una visione spettacolare dell’allora Milano priva di palazzi alti. Si poteva intravedere la Darsena, 'l'intera città coi suoi cento campanili, cupole, torri, l'ampia distesa dei campi sino alla lontana cerchia alpina.
Milano, 1908 Cartolina animata di Milano, rappresentante l'albergo Popolare sito lungo il naviglio di via Vallone.
Albergo Popolare. La costruzione dell’albergo, era seguita al grande flusso immigratorio che Milano ebbe nei primi del 900’.
Al termine dell’800 infatti la popolazione milanese cresceva al ritmo di 10.000 persone/annue. Nel 1907 tale crescita si attestò sulle 20.000 persone/annue, per arrivare a 46.000 persone/annue nel 1927.
> Albergo Popolare (da Le storie di Muvi)
Via Olocati, Naviglio del Vallone
Due inedite visioni dell' Albergo Popolare (sulla destra) fotografato in direzione della Darsena. Anni 20
Via Olocati verso via De Amicis
L'albergo Popolare ristrutturato (sulla destra)
Cosa è rimasto di questo tratto di via Vallone (a colori gli edifici ancora esistenti)
Via Olocati. Foto in direzione Darsena
Via Olocati. Foto in direzione Darsena. I civici 17 e 19 sebben ridotti a ruderi esistono ancora
Sulla destra l'albergo Popolare e il naviglio prima e dopo la copertura
Sulla destra l'albergo Popolare e la copertura del Naviglio
Copertura della Conca di Viarenna durante gli anni ’20
Alberto Popolare demolito nel 1968; la foto mostra macerie di guerra. Foto in direzione Darsena
Copertura naviglio completata. Sulla destra l'Albergo Popolare. Foto in direzione Darsena
Copertura naviglio completata. Foto in direzione Darsena
Carla Cerati 1963 (via Conca del Naviglio 15)
Nel 1886 Federico Bonomi, titolare di una drogheria in via dei Fabbri, apre una torrefazione a Milano, in Conca del Naviglio 18. La maestria con cui lavora, e miscela, i migliori caffè del mondo è apprezzata in tutta la città. Nei primi decenni del '900 la torrefazione Bonomi fornisce un numero crescente di negozi nel territorio milanese. Nel dopoguerra Bonomi crea nuove miscele per i BAR e una struttura commerciale ad hoc.
Tratto da www.caffebonomi.com
Via Conca del Naviglio 19
TORRE DEL SALE
Superato l'Albergo Popolare proseguendo in direzione Via Edmondo de Amicis (allora chiamata Via della Vittoria) ecco la vista che si presentava. A destra è visibile l'antica medioevale Torre del Sale.
Torre del sale a destra. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Torre del sale a destra. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Torre del sale a destra. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Torre del sale a destra. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Naviglio di via Vallone, lavandaie e torre del Sale, 1880. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Via Vallone angolo Via G.B.Torti. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Via Conca del Naviglio e la Torre del Sale 1920-22. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Una veduta inedita secondo il Sig. Google.
Interramento del naviglio presso la torre dela sale della Conca del naviglio.
Foto in direzione via De Amicis
TORRE DEL SALE
Torre del Sale 1910
La Torre del Sale (sulla destra) fu costruita in epoca medioevale epoca XIII. Venne bombardata e distrutta nel 1943. Sullo sfondo è visibile il ponte del Naviglio Vallone o ponte Olocati, Il ponte era sito all'altezza di Via Edmondo de Amicis, 25 allora chiamata Via della Vittoria. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
La Torre del Sale (sulla destra)
La Torre del Sale 1910
La Torre del Sale al centro di via Olocati. Il naviglio non è più visibile in quanto ricoperto. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
La Torre del Sale al centro di via Olocati. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Via Conca del Naviglio e la Torre del Sale 1915-20. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Silvestri Oreste 1858. Rappresentazione via Olocati appena superato la Torre del sale verso via De Amicis
La Torre del Sale (sulla sinistra) fotografata dal ponte Olocati. Sullo sfondo a destra è visibile in lontananza l'Albergo Popolare. Foto in direzione Darsena
PONTE OLOCATI
Mappa 1814
Il ponte degli Olocati segnava il termine della Conca. Oltre il tratto l'acqua si riversava nella Cerchia del Naviglio interno nella Strada della Vittoria (oggi via De Amicis). Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Il ponte degli Olocati
Ponte degli Olocati. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
Ponte degli Olocati. Sullo sfondo è visibile la casa d'angolo ancora esistente fra Via De Amicis e Via Cesare Correnti.
Ponte degli Olocati.
Ponte degli Olocati che imboccava Strada della Vittoria (oggi via De Amicis).
Via Vallone in prossimità del ponte Olocati. Inaugurazione dei lavori di copertura del naviglio. Foto in direzione Via Edmondo de Amicis
1925. Siamo sul ponte della Pusterla di via De Amicis. A sinistra si intravede il Ponte degli Olocati che connetteva a via De Amicis in direzione di via Molino delle armi. Di fronte il Naviglio di via Conca del Naviglio che proseguiva verso la Darsena.
Identica inquadratura precedente vista dal alto.
Ultima della serie di inquadrature precedenti. Il Ponte degli Olocati è stato interrato.
Corso Genova, 1920 circa. Sullo sfondo è visibile l'inizio della Conca del naviglio con a Sinistra la Torre del sale e in lontananza l'Albergo Popolare. il ponte è quello di Via Vallone dove il tratto d'acqua della Conca si riversava nella cerchia interna. Foto in direzione Darsena
Ponte di via Vallone dalla cerchia interna verso via Conca. 1860 circa. Foto in direzione Darsena
Via De Amicis angolo Vallone, anni '30
FOTO AEREE
Ripresa aerea del 1936 (Clicca per ingrandire).
Foto aerea via Conca del Naviglio 1963 (Clicca per ingrandire) | Foto aerea via Conca del Naviglio 1972 (Clicca per ingrandire) |
MAPPE
Mappa 1751 (Clicca per ingrandire) | Mappa 1856 (Clicca per ingrandire) |
Mappa 1884 (Clicca per ingrandire) |
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